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Protezione minori online: AGCOM approva linee guida

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Protezione minori online: AGCOM approva linee guida

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato le linee guida che prevedono, per gli Internet Service Provider (ISP), l’obbligo di predisporre sistemi di controllo parentale (SCP), ovvero filtri che permettono di bloccare i contenuti riservati agli utenti di età superiore a 18 anni. È stata quindi attuato l’articolo di legge relativo alla protezione dei minori.

Linee guida per proteggere i minori

L’art. 7 bis della legge n. 70 del 25 giugno 2020, che converte il decreto n. 28 del 30 aprile 2020, obbliga i fornitori dei servizi di accesso ad Internet di implementare sistemi di controllo parentale, ovvero filtri per contenuti inappropriati e il blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore a 18 anni.

Tra le categorie di contenuti soggette al controllo parentale ci sono: contenuti per adulti, gioco d’azzardo/scommesse, armi, violenza, odio e discriminazione, pratiche che possono danneggiare la salute, anonymizer e sette. Le funzionalità minime prevedono almeno il blocco dei domini e dei siti che ospitano i contenuti. Per evitare l’aggiramento dei filtri tramite DNS di terze parti, gli ISP devono prevedere anche il blocco degli indirizzi IP dei siti.

In base alle linee guida, gli ISP devono offrire i sistemi di controllo parentale in forma gratuita e senza costi correlati all’attivazione, alla disattivazione, alla configurazione o al funzionamento degli stessi. Inoltre non devono essere vincolati alla sottoscrizione di servizi accessori a pagamento.

I sistemi di controllo parentale devono essere inclusi e attivati nelle offerte dedicate ai minori. Sulle altre offerte devono essere resi disponibili come attivabili da parte del titolare del contratto. I soggetti che possono eseguire le operazioni di disattivazione, riattivazione e configurazione sono i maggiorenni, titolari del contratto, e coloro che esercitano la potestà genitoriale sul minore, identificati mediante PIN, OTP, SPID o accesso all’area web riservata del sito dell’operatore.

L’attivazione, disattivazione e configurazione dei sistemi devono essere effettuati in modo semplice mediante interfaccia web o app, consentendo all’utente di scegliere le categorie da bloccare. Gli ISP devono pubblicare sui siti web le guide per l’utilizzo dei SCP e offrire assistenza gratuita attraverso call center con operatore umano.

Fonte: Luca Colantuoni per Punto-informatico.it

| Categoria: Leggi e Decreti, Web, Privacy, Società, Cittadinanza digitale | Tags: controllo parentale, internet, agcom | Visite: (418)
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