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Impresa 4.0, tre mesi in più per incassare il credito di imposta

Dopo il semaforo verde della Camera all’alba del 24 dicembre, anche il Senato, oggi, ha dato il via libera definitivo alla Legge di Bilancio 2023 (QUI IL DOCUMENTO) da 35 miliardi. Per approvare la Manovra è trasformarla in legge dello Stato c’è voluta una doppia fiducia: il voto finale di Palazzo Madama, su un testo approvato in seconda lettura senza modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera dei deputati la scorsa settimana, si è chiuso con 107 voti favorevoli, 69 contrari e un astenuto. Con il disco verde del Senato si scongiura il ricorso all’esercizio provvisorio che sarebbe scattato dal 1° gennaio 2023.

“Sono soddisfatto di questa prima Manovra economica. La considero una missione compiuta – scrive il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti – Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così».

Più tempo per impresa 4.0

La normativa attuale prevede che alle imprese che effettuino investimenti in beni strumentali nuovi, a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 40% del costo. Con la modifica approvata il termine del 30 giugno 2023 è sostituito dal 30 settembre 2023.

E-commerce

Sono previsti obblighi comunicativi, relativi ai dati dei fornitori e delle operazioni effettuate, a carico della piattaforma digitale che facilita la vendita online di determinati beni, presenti nel territorio dello Stato.

Servizi informatici riscossione a Sogei

La gestione dei sistemi informatici per i servizi della riscossione passeranno entro fine 2023 alla Sogei Spa. Il trasferimento riguarda le attività relative all’esercizio dei sistemi Ict, demand & delivery riscossione enti e contribuenti, demand & delivery servizi corporate.

Smart working

Nella manovra c’è spazio anche per la proroga allo smart working fino al 31 marzo 2023, ma non sono più citati i genitori di figli con meno di 14 anni. La norma riguarda solo i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che nel privato, anche esercitando se necessario un’altra mansione. Per tutte le altre categorie di lavoratori sarà obbligatorio un accordo individuale.

Pos

Resta l’obbligo di accettare pagamenti digitali. Per quelli fino a 30 euro arriva un tavolo permanente tra le categorie interessate per abbattere le commissioni. Altrimenti scatterà per le banche e per i gestori del servizio un “contributo straordinario” a favore dei negozianti.

Fonte: Federica Meta per Corrierecomunicazioni.it

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